“Andrea Del Giudice presenta La magia dell’infanzia, un video d’autore che si svolge attraverso visioni introspettive, riflessioni e suggestioni emotive sulla condizione e il ruolo dell’infanzia nella società contemporanea.”
Il video è stato proiettato per la prima volta all’Università degli Studi di Firenze al Pin di Prato nel laboratorio di Produzione di Eventi il 30 Marzo 2017. Per causa di problemi relativi al Copyright il video caricato da me su Youtube ha una diversa colonna sonora: infatti dopo l’interpretazione della mia poesia sul tema dell’infanzia, i video erano sostenuti dalle canzoni Ninna nanna oh di Francesco Tricarico e La La La di Renzo Rubino. Il video con la nuova colonna sonora non è supportato da alcuni cellulari e piattaforme, ma è disponibile via computer.
Il brano scritto e interpretato dal cantautore italiano Fabrizio Moro ha vinto il premio Lunezia come miglior testo e miglior video in gara nella 67° edizione di Sanremo 2017, arrivando alla pozione numero 7° della classifica finale del Festival. La regia è di Andrea Folino e Corrado Perria, e ha come attore protagonista Fabrizio Ferracane. Il videoclip è stato girato in uno studio di Roma, anche se personalmente avrei preferito che fosse stato girato in un carcere vero e proprio. Il video musicale si apre con Fabrizio Moro al centro di una prigione, per poi passare ad un detenuto in cella, privato dei suoi abiti da uomo libero, indossando indumenti penitenziari, perché si tratta di un carcere in cui i detenuti devono avere delle mansioni e dei lavori. Il protagonista detenuto guarderà prima la foto di una bambina, sua figlia; poi si osserverà allo specchio e vedrà com’è cambiato in tutti questi anni; ha i baffi ed è spettinato, ma la cosa più importante è che sta riflettendo se sua figlia lo riconoscerà. Ci troviamo infatti nel giorno tanto sperato della sua scarcerazione. Cosa molto particolare è il fatto che lui non vede sua figlia da molto tempo, non sa come sia cresciuta e quindi questo uomo non poteva avere contatti con i suoi affetti e i suoi familiari. Si tratta di un carcere molto duro, e avrà commesso dei gravi crimini. Due guardie carcerarie conducono il padre – detenuto in manette fuori dalla sua cella d’isolamento, per condurlo alla doccia, in modo che lui possa lavarsi e pulirsi, non solo dalla sporcizia fisica ma anche da quella interiore; è una sorta di definitiva pulizia, sia dalla dura aria del carcere, sia dalle sue colpe degli errori che ha commesso in passato. Riappropriatosi dei suoi vestiti da uomo libero, di un orologio da polso che segna il tempo, e di uno zainetto, è pronto a ritornare alla vita sociale e a reinserirsi nella società. Il picco emozionale del video è proprio quando vediamo in primo piano, molto ravvicinato, una grande foto della bambina, la stessa immagine che l’uomo aveva visto in precedenza, ma in un formato nettamente più grande; in un unico piano o inquadratura, l’immagine della bambina, tenuta nelle mani di sua figlia, cade, e compare il suo viso pieno di commozione da donna quale è diventata. Suo padre si avvicina a lei, e si abbracciano. Finalmente i due si sono ritrovati e si inizieranno a conoscere fuori dal luogo asettico del carcere, ritrovando la propria intimità, nella speranza di un mondo libero.